15 maggio 1967: Ralph H. Baer (foto), un ingegnere di origini tedesche non più giovanissimo, scampato alla persecuzione nazista degli ebrei rifugiandosi negli Stati Uniti con la famiglia, insieme al suo amico e tecnico elettronico Bill Harrison realizza il suo sogno di dare ai videogame la possibilità di raggiungere le masse.
Nel piccolissimo laboratorio di Nashua, NH, la prima consolle collegabile a uno schermo televisivo entra in funzione e inaugura un'era. La consolle si chiamava Brown Box, e nelle parole di Bauer il gioco Bucket Filling Game, in cui bisognava svuotare la metà blu dello schermo pompando con l'unico tasto a disposizione, «era primitivo, ma era solo l'inizio e fu divertente, almeno per un po' di tempo».
Dagli appunti di laboratorio del 15 maggio: «La prima partita è stata giocata da R.H. Baer e W. Harrison. Il nome del vincitore non verrà reso noto». Come scrive Benj Edwards su 1UP.com, «Mentre gli hippie nelle strade di San Francisco mettevano fiori nelle canne dei fucili, nel nevoso New Hampshire due uomini costruivano in modo artigianale il futuro del divertimento elettronico nel cuore di una macchina da guerra commerciale, la televisione. Nel maggio del 1967 i primi videogame del mondo – come li conosciamo oggi – fecero il loro silenzioso e modesto ingresso nel mondo».