È uscito il nuovo libro di Al Gore: Una scomoda verità. Come salvare la Terra dal riscaldamento globale, Rizzoli editore, 336 pagine, 30 euro.
Quest'estate mi ero stupito nel vedere le vetrine delle librerie degli Stati uniti così stracolme di questo libro, ma oggi addirittura scopro che il film-documentario dallo stesso titolo sarebbe in corsa per gli Oscar del 2007, dopo il successo raccolto a Cannes.
Sia il libro che il film, molto simili dal punto di vista dell'impianto comunicativo, spettacolarizzano i dati scientifici e puntano tutto sulla rappresentazione hollywoodiana della catastrofe. Cosa c'è di meglio di una bella fine del mondo per coinvolgere emotivamente gli spettatori?
In questo Al Gore deve aver imparato qualcosa da Michael Crichton e da Roland Emmerich, che con State of fear e The day after tomorrow avevano rappresentato con una sapiente miscela di fatti e fiction rispettivamente il fronte negazionista e quello realista del dibattito sul cambiamento climatico.
Pare che «l'ex futuro presidente degli Stati uniti d'America», che si è reinventato una carriera da ecologista nemico del cambiamento climatico, stia puntando anche su Inconvenient Truth per lanciare una sua possibile ricandidatura a Presidente degli Stati uniti, dopo essere stato sconfitto da Bush per 500 voti nel 2000.
Qui da noi per ora si è mosso Pecoraro Scanio, che sabato scorso ha presenziato alla proiezione della versione italiana del film al Desert nights festival di Roma.
Speriamo che Una scomoda verità tenga acceso il dibattito, e che il suo successo influenzi almeno un po' il panorama politico americano, chiunque sarà il candidato democratico per la corsa alla Casa bianca del 2008. Ps: il film uscirà il 19 gennaio, ma su eMule è uno dei film più scaricabili del momento, approfittatene.
Pps: qui c'è la recensione uscita sull'Unità del 5 febbraio
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