C'è chi si diverte a creare modelli del cambiamento climatico dopo una guerra con bombe atomiche: bene, una volta si parlava di inverno nucleare come conseguenza di una guerra termonucleare globale (chi non ricorda il film War Games?).
Ma le simulazioni al computer presentate pochi giorni fa al meeting della American Geophysical Union hanno rivelato che anche un'insignificante, innocua guerretta regionale, nella quale due piccole potenze nucleari si scambiano soltanto un migliaio di kilotoni, avrebbe effetti catastrofici sul clima globale.
Stiamo parlando di cento Hiroshima, ma grazie agli avanzamenti tecnici degli ultimi decenni potremmo cavarcela con sole cinque o sei Bombe moderne, lo 0,03% degli arsenali globali: basterebbero per riportare la Terra all'ultima glaciazione, innalzando una colonna di fuliggine di dodici chilometri, che oscurerebbe mezzo mondo per un mese, eccetera eccetera.
È bello associare questi dati alla proliferazione in atto soprattutto tra le mini potenze regionali (appunto) come Iran, Israele, Pakistan o Corea del Nord. Per esempio, perchè paesi strapieni di petrolio a costo zero come Qatar, Bahrein, Kuwait, Oman e Arabia saudita dovrebbero mettersi a sviluppare centrali nucleari? Forse per produrre un po' di plutonio, che non si sa mai?