L'India investirà 250 milioni di dollari per la produzione di biodiesel in Africa occidentale. Saranno quindici i paesi africani interessati, tra i quali Benin, Mali, Nigeria e Senegal, guidati dal Ghana. Per cominciare si parla di arrivare a 150.000 ettari di piantagioni di Jatropa, una pianta che tollera la siccità, sviluppando anche le tecnologie necessarie per trasformarla in carburante e trasportarla.
Le grandi nazioni del cosiddetto Bric (Brasile, Russia, India e Cina) sono in una fase di sviluppo forsennato, e la loro sete di fonti di energia aumenta. L'India, particolarmente sprovvista di fonti autoctone, importa il 70% del suo fabbisogno di idrocarburi. Ora dirige lo sguardo (e un bel po' di soldi) verso il biodiesel e verso l'Africa, che da parte sua è alla ricerca di energia a basso costo e di occasioni per monetizzare le sue immense possibilità agricole.
Per l'India si tratta di un investimento a medio termine in vista dell'obiettivo di soddisfare con i carburanti vegetali il 20% della sua domanda energetica entro il 2012. Senza contare che anche Brasile e Cina cominciano a considerare l'Africa un importante partner commerciale.