Il crollo delle ideologie porta anche a questo: una enorme statua di Lenin nel quartiere hippy e artistoide di Seattle, altro che Emilia rossa. Abbattuta in una piazza slovacca, un americano l’ha salvata e trasportata a Fremont, il centro della controcultura degli anni sessanta di Seattle. Ora è un’attrazione turistica, e leggendo la sua targa si scopre che il suo valore è solo artistico e che vuole dimostrare che l’arte è neutrale e più importante delle ideologie. Se vi interessa, è in vendita: i ricavati serviranno per foraggiare la scena artistica di Fremont e la sua fricchettonissima Solstice Parade. Povero Vladimir Ilich Uljanov.
2 Replies to “Lenin a Seattle”
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meglio del trebbia no… però non è niente male. seguiranno aggiornamenti! bye
Ma allora sei gia’ partito!anfame 🙂
meglio del trebbia?
a presto