Simbolo della TV trash, del gossip, della degenerazione culturale. Oppure nuova forma di cultura popolare? Sei apocalittico o integrato? Al di là dei moralismi e snobismi degli apocalittici, i reality show possono essere visti come un fenomeno positivo. Partiamo dagli effetti politici: in alcuni paesi (copio da wikipedia) i reality sono stati veicoli di messaggi proibiti o tabù: nel 2005 in Cina il governo ha criticato il reality Super Girl perché troppo democratico e "volgare". Star Academy Lebanon ha portato nei paesi musulmani una situazione di convivenza tra uomini e donne: in alcuni posti, non è poco.
Un accenno alla teoria: un bel po’ di studiosi dei media hanno visto nei reality un potente portatore di messaggi politici. Leggetevi questo post di Henry Jenkins, in cui si parla del fatto che un reality show non è per forza mediocre e concentrato solo sull’ascoltatore medio per come lo immaginano i media. Anzi, può essere un modo per rompere l’accerchiamento dei dibattiti polarizzati e stupidi che ammorbano la TV.
Restando a Jenkins, un integrato per eccellenza, mi aveva affascinato la sua lettura del reality come campo di battaglia tra produzione dal basso e colossi dei media. In Cultura convergente prendeva l’esempio di American Idol e di Survivor proprio per parlare di come le culture dei fan e degli utenti dei media possono mettere le mani sui contenuti prodotti dalle corporation dei media e cercare di crackarli. Imperdibile.