Anche l'Organizzazione mondiale della sanità sperimenta la collaborazione in rete, e lo fa per stilare la sua undicesima versione della Classificazione mondiale delle malattie, il codice rinnovato periodicamente che identifica tutte le patologie che affliggono l'umanità.
Prima d'ora questi sistemi di classificazione erano stilati da panel ristretti di esperti, ma le tecnologie dell'informazione permettono ora di aprire il lavoro di ricerca all'intera comunità medica, che grazie al suo rapporto con il territorio potrà fare un lavoro molto più capillare di quello che potrebbero svolgere gli esperti nominati dall'Oms.
Come afferma Robert Jakob, il responsabile dell'Oms per il sistema di classificazione, «il numero di persone che possono partecipare è sempre limitato, in un modo o nell'altro. E' questa la vera novità di oggi: con questi approccio online, praticamente chiunque ha la possibilità di fornire input».
Del metodo Wikipedia verrà però scartata una delle caratteristiche principali: la possibilità aperta a tutti di editare le voci dell'enciclopedia online. Nel caso Oms ci sarà infatti un filtro composto dagli esperti, per evitare errori o informazioni distorte.