Il governo britannico ha risposto alla petizione, inviata da decine di personalità del mondo vegetariano, che chiedeva di "legalizzare" i termini "vegan" e "vegetarian". Non che sia proibito pronunciarli, ma non hanno quella definizione di valore legale che in campo alimentare è garantita, per esempio, al termine "biologico". Una bella differenza, quando un consumatore deve valutare l’etichetta di un prodotto.
Ora il governo UK ha ammesso che le direttive europee che definiscono il significato di questi termini non sono sufficienti, e che le linee guida in proposito della Food Standards Agency non sono obbligatorie. Per questo si è impegnato ad analizzare l’efficacia di queste linee guida ed eventualmente a rivederle periodicamente. Sembra che l’India, da questo punto di vista, sia la nazione più attenta all’etichettatura dei prodotti vegani e vegetariani. Qui la nota del Ministero della sanità indiano.