Il dilemma del pirata è quello che dovremmo vivere ogni volta che scarichiamo una canzone o un film piratato da Internet. Stiamo rubando il lavoro di altre persone , stiamo danneggiando l’economia e soprattutto stiamo mettendo in pericolo la cultura, condannandola a morte lenta? Che facciamo, smettiamo di scaricare? Chiedetelo a Matt Mason, un giornalista musicale ed ex dj di radio pirata di Londra. Matt ha scritto The Pirate’s Dilemma. How Youth Culture Is Reinventing Capitalism.
Secondo Matt, la pirateria non è soltanto divertente, economica e comoda. Altro che fare danni: la pirateria sarebbe un motore della circolazione di cultura, dell’innovazione e niente meno che del capitalismo. Insomma, la proprietà è un furto oppure il furto aumenta la proprietà? Non è una domanda stupida, se pensate che Matt propone il “capitalismo punk” (molti punk si rivolteranno davanti a questo ossimoro): una volta tre ragazzini che si annoiavano potevano mettere su un gruppo punk e autogestire la propria musica. Oggi gli stessi tre amici, grazie alla rete e ai computer potrebbero dare vita a un’impresa del web e fare i soldi partendo da zero e attingendo a piene mani alla ricchezza di informazione che si trova su internet, alla faccia di brevetti e copyright.