Cyber terrorista è lo Stato!

Anche il Department of Homeland Security statunitense, nato sull’onda della guerra al terrorismo post-undici settembre, se la prende ogni tanto con i movimenti sociali. Nel febbraio scorso il Dhs ha iniziato i suoi wargames contro il terrorismo cibernetico: un’esercitazione anti-intrusione nei sistemi informatici che ha coinvolto un centinaio di organizzazioni non solo americane ma anche canadesi, britanniche e australiane.

Si trattava di coordinare la risposta a un attacco via computer, simulando le reazioni delle diverse strutture e le ripercussioni sul sistema dei trasporti o su quello dell’informazione, per esempio. Il Dipartimento per la sicurezza nazionale non aveva però svelato i particolari tecnici né «politici» dell’esercitazione. Così la sorpresa di scoprire i protagonisti della simulazione la dobbiamo a Cryptome, il sito di controinformazione che si diverte (a costo di essere costantemente nel mirino delle forze dell’ordine) a pubblicare documenti secretati dai governi, soprattutto quelli relativi a «libertà di espressione, privacy, crittografia, tecnologie, sicurezza nazionale, intelligence».

Cryptome ha reso pubblico un documento del Dhs dal quale veniamo a sapere, non senza sorridere, che l’importante simulazione di febbraio riguardava un attacco di «Freedom not bombs», un fantomatico movimento cyber terrorista il cui nome ha una somiglianza perlomeno sospetta con Food not bombs, l’organizzazione pacifista che distribuisce pasti vegani agli homeless.

Naturalmente la regia occulta del finto attacco informatico, secondo le teste d’uovo del Dhs, stava nella Worldwide Anti-Globalization Alliance, una fantomatica organizzazione antimperialista.

Da quando è entrato in funzione, il 12 marzo 2002, il sistema di allerta del Department of Homeland Security non è mai sceso sotto il livello giallo: «rischio elevato di attacchi terroristici», con frequenti puntate al livello arancione o addirittura al rosso. Il Dipartimento però non rivela se l’ipotesi di un attacco pacifista alle strutture informatiche statunitensi sia sufficiente per ritoccare al rialzo il livello di allerta.

Intanto chi non conosce Food not bombs si legga qualcosa in rete, e meno male che la mitica Alternative Tentacles del profeta della controcultura (già cantante dei Dead Kennedys) Jello Biafra ha inserito nel suo simbolo la dicitura «Department of Homeland Insecurity». L’Amerika produce sempre i suoi stessi anticorpi.