Ieri a Bologna si parlava di geni e bit. Pubblico delle grandi occasioni, traduzione simultanea, location di classe. Infatti erano ospiti due biotecnologi di fama come Rino Rappuoli (Capo della Ricerca Vaccini di Novartis) e la rockstar Craig Venter dell’istituto omonimo (del resto è suo).
E’ stato interessante ascoltare i mega spot dei cattivoni per eccellenza, la Novartis figuriamoci, e i modelli di business di Venter. Che per la cronaca insiste sull’idea di digitalizzare la vita (come da titolo della giornata) e "generare nuova vita a partire dal mondo digitale". Propositi – e prodotti, prima o poi – della sua Synthetic Genomics, Inc. ma anche classici sogni della biologia moderna.
Meno carini i 50 minuti di introduzione, perfetto esempio di autocelebrazione all’amatriciana, propinati ai presenti dai genetisti bolognesi della European Genetics Foundation. Un lungo elenco delle loro attività dal 1800 a oggi e di tutti i biologi famosi passati per le loro stanze. Ah, in sala girava un appello che uscirà su Nature della settimana prossima: oddio, la campagna elettorale non si occupa della ricerca italiana. Visti i risultati in proposito dell’ultimo governo e vista l’immagine che da di sé chi dirige la ricerca italiana, forse è meglio così. Ma su questo ha già detto tutto lui.